GaryMcKinnon nella rete di WikiLeaks

di domenicovalente


L’informazione è classificata SEGRETA ed è stata pubblicata qualche giorno fa dal sito di Gossip e notizie, se così possiamo indicarlo, Wikileaks.

“- Caso estradizione Gary McKinnon – il PM potrebbe sollevare la questione (come ha fatto con l’ambasciatore) sul caso dell’estradizione di Gary McKinnon. McKinnon 43 anni, hacker con la sindrome di Asperger è ricercato per il procedimento penale negli U.S.; è accusato di pirateria informatica nei sistemi di governo degli Stati Uniti nel 2001 e 2002. McKinnon con il suo appello contro l’estradizione si è guadagnato una enorme simpatia popolare; la decisione finale del Regno Unito è in sospeso. Il caso ha anche causato pubbliche critiche sul trattato di estradizione U.K. – U.S.A.. In Agosto, il PM Brown, in un incontro faccia a faccia con l’ambasciatore, ha proposto un accordo: McKinnon si dichiara colpevole, scrive una confessione, ma serve solo una sentenza di carcerazione nel Regno Unito. Brown ha citato pubblicamente le sue profonde preoccupazioni in quanto McKinnon, con la sua condizione clinica, imprigionato in una struttura Statunitense potrebbe commettere un suicidio o subire maltrattamenti. L’Ambasciatore ha sollevato questa proposta con il titolare dell’AG e sarebbe felice di informare il segretario più in dettaglio.”

Come potete notare è l’Ambasciatore Americano a Londra che scrive al Segretario di Stato Hillary Clinton, preoccupato per la piega che sta prendendo in Inghilterra il caso GaryMcKinnon, tutto questo già nell’ottobre del 2009.

In definitiva è lo stesso Ambasciatore, Louis B. Susman che chiede alla sua amministrazione, se non di rivedere la politica estera, almeno di mollare la presa sul caso, ribadendo la vicenda, la malattia e le possibili conseguenze psicofisiche per Gary in caso di estardizione.

Grazie a queste nuove rivelazioni di WikiLeaks, abbiamo la certezza che non si tratta di rispetto delle leggi o di fare semplicemente cassa, ma del volere del Governo U.S.A. di farsi rispettare a qualsiasi costo e con qualsiasi mezzo, copreso quello del ricatto politico facendo anche leva sulle possibili ripercussioni che ci potrebbero essere tra le già delicate relazioni che intercorrono tra i due Stati.

Per fortuna c’è qualcuno che non perde mai la speranza, che combatte per un processo equo e che ricorda tutti i giorni alla sua gente e al suo Governo, che dietro quei mucchi di carta, dietro quegli articoli di legge, dietro i patti fra gli Stati e fuori dalle aule dei tribunali, c’è un uomo che non sempre può lottare ad armi pari.

Forza Janis (@JanisSharp), forza Gary, noi siamo con voi.

C H A N G E the W O R L D