Domenico Valente

"è un'illusione che le foto si facciano con la macchina… si fanno con gli occhi, con il cuore, con la testa." HCB

Tag: scuola

Io Non Ci Stò

La mafia teme la scuola più della giustizia.
L’istruzione taglia l’erba sotto i piedi della cultura mafiosa.

(Antonino Caponnetto)

Onda Anomala

MILANO

PISA

ROMA

NAPOLI

SENZA RICERCA NON C'E' FUTURO

Se pensate che l’istruzione sia costosa, provate l’ignoranza

If you think education is expensive try ignorance

(Derek Curtis Bok)


Cancelliamo con le firme i simboli padani

Adro, già noto come uno dei comuni Leghisti più intraprendenti d’Italia, ha trasformato un intero istituto in una sorta di Scuola pro-LegaNord, come ai tempi del Fascismo, ricoprendola di simboli leghisti.
Grazie al Sindaco e all’indugenza del Ministro dell’Istruzione, l’amata Mariastella Gelmini, si è potuto costruire la prima Scuola Leghista Italiana.

APPOGGIAMO L’INIZIATIVA DE “ILFATTOQUOTIDIANO” FIRMANDO LA PETIZIONE

“Davanti all’inerzia delle pubbliche autorità che preferiscono girare la testa dall’altra parte chiediamo l’immediata cancellazione di quei simboli tracciati con intenti secessionisti e in evidente spregio al principio costituzionale della Repubblica una e indivisibile.”

P.S. Speriamo solo si siano ricordati di appendere il Crocifisso.

Balilla durante una esercitazione in palestra.

Fatalità Epocale

“Una riforma epocale”, così ha definito la nuova legge taglia/scuola il Ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini.

Intanto le famiglie sono costrette a dare contirbuti volontari anche per fornire i bagni di carta igienica, questa è la sua risposta:

«Sicuramente c’e’ una rigidita’ nell’impostazione del bilancio, magari le scuole sono in sofferenza per le spese correnti e hanno residui attivi inutilizzati. Noi vogliamo introdurre la massima flessibilita’ nella gestione delle spese, sara’ il dirigente a decidere le priorita’. Ma con troppa leggerezza si chiedono contributi alle famiglie. Sono assolutamente contraria, va evitata questa prassi un po’ lamentosa e in pochi casi giustificata. La scuola pubblica non deve costare»

Intanto annuncia un gettito di 10 milioni di euro.

La replica dei presidi: «Se i presidi si trovano costretti a chiedere contributi volontari alle famiglie è solo per ragioni di sopravvivenza, dal momento che lo Stato non onora le responsabilità che ha nei confronti delle scuole»

Considerando che siamo in ristrettezze economiche e non credo verranno mai stanziati i 10milioni promessi, Tuttascuola fa osservare che i fondi, ripartiti sulle circa 11mila scuole, sarebbero pari a mille euro per istituto.

Come già ho scritto precedentemente, ci dobbiamo occupare della scuola dei nostri figli, i tagli sono indiscriminati e a subirne non saranno solo precari, ricercatori e istituti ma soprattutto l’istruzione dei nostri figli ai quali mancheranno non solo i mezzi ma anche Insegnanti debitamente informati ed aggiornati.

BASTA! Occupiamoci della scuola dei nostri figli

La Scuola Pascoli cammina con Re Leone

Bella iniziativa dei genitori del V Circolo Didattico di Cologno Monzese, in difesa dell’istruzione dei nostri figli.

Genitori, insegnanti ed alunni, hanno manifestato per le strade di Cologno M., fischiando, portando cartelli e distribuendo piccoli volantini.
I tagli, decisi dalla nuova manovra finanziaria, andranno ad incidere tutti sulla formazione dei bambini.
Tagli alla scuola significa avere meno soldi e meno insegnanti, quindi non ci saranno più compresenze, non si potrà più lavorare in piccoli gruppi, aiutare chi è in difficoltà, organizzare laboratori e progetti didattici.
Oltre alle gite scolastiche, sarà difficile visitare musei, teatri ed organizzare giochi sportivi.
Si prospetta proprio un bel futuro!
Ribadiscono che, come già accaduto per l’a.s. 2009-2010, non vi saranno specialisti di lingua straniera e in caso di assenza di maestre, i bambini saranno smistati come sempre in altre classi.

E’ doveroso ricordare che il taglio degli insegnanti e la pesante riduzione delle ore, ricadrà negativamente soprattutto sugli alunni diversamente abili.
Dobbiamo dire:
“Viva le Scuole Private” o il vento tira in quella direzione?